I bambini vengono educati da quello che gli adulti sono e non dai loro 
        discorsi.
        
        
        Carl Gustav Jung
        
         
        
        
        
        In questi nostri tempi disarmonici, di disorientamento e assenza di 
        valori o confusi valori, dove ci si affanna a trovarne dei nuovi- e 
        spesso per tali sono spacciati ciò che non sono virtù ma vizi- il 
        racconto per bambini “Pacata fortezza”- fiabesco ma con chiari 
        riferimenti all’attualità- di Paola Dei, apprezzata e sensibile donna di 
        cultura, che divide il suo tempo tra saggistica, narrativa, poesia e 
        arte, invita a riflettere su un tema importante come la crescita di un 
        bambino.
 
        
        Fragile, insicura, sgomenta, sola, Martina, la protagonista del 
        racconto, è una ragazzina a disagio nel suo mondo, fra adulti e 
        prepotenti che ignorano la pacatezza, l'educazione, la dolcezza: 
        una zia distratta e un cugino saccente (con i quali vive), la compagna 
        di banco, Marilì (che riesce sempre a sminuirla), e un gruppo di ragazzi 
        spavaldi che, puntualmente, la deridono, bersagliandolo con il loro 
        bullismo, deprecabile fenomeno giovanile così tragicamente attuale (oggi 
        anche cyber bullismo sui social network), intenzionale 
        
        comportamento violento, vessatorio, caratterizzato da offese, insulti, 
        derisione per l’aspetto o per il modo di parlare, che può sfociare 
        nell’aggressione fisica, per gli psicologi vera e propria emergenza da 
        contrastare, a partire dal contesto scolastico.
Quando è ormai rassegnata, di fronte alle angherie muta  (e così l’hanno 
        soprannominata i compagni, “la piccola muta”), aiutata da uno gnomo e 
        una gnoma, creature fatate del nostro immaginario, simili a uomini ma 
        minuscole, tanto longeve da vivere fino ai 900/950 anni e in forte 
        sintonia con la natura- qui figure di forte valenza simbolica, che 
        sottintendono quelle genitoriali-Martina inizia un percorso di crescita 
        e conoscenza (e il nome “gnomo” deriva, appunto, dalla radice greca gnosis, 
        "conoscenza”. 
        Tale percorso la 
        porterà a comprendere il reale significato di valori come la fiducia, il 
        rispetto, il perdono e l’amore, fino al raggiungimento del rafforzamento 
        della personalità e del conseguimento della sicurezza in se stessa, la 
        “pacata fortezza” (fortezza non forza, giacché, come precisa l’autrice,
        la pacata fortezza è qualcosa in più della pacata forza, 
        significa essere forti e tranquilli come in una fortezza), 
        grazie alla quale, senza più disagio, in consapevolezza di sé, farò il 
        suo ingresso nel mondo dei grandi che, ora, più non vedrà superiori e 
        che più non la faranno sentire inferiore.
        
        Il percorso di apprendimento di Martina si snoderà lungo le varie stanze- 
        del perdono, del rispetto, dell’amore- gradualmente dinanzi ai suoi 
        occhi curiosi le si apriranno le porte della conoscenza dei valori più 
        autentici, verità grandi curiosamente offerte da creature tanto piccole, 
        gnomi che nel racconto 
        saranno personaggi di 
        primo piano, offrendo con 
        il loro esempio a 
        Martina 
        importanti insegnamenti, 
        grazie 
        ai quali crescerà.
Paola Dei invita, dunque, all’attenzione verso la formazione dei 
        bambini, 
        
        veicolando un messaggio di natura morale e pedagogica, 
        
        in un prezioso librino corredato anche di interessanti schede didattiche, 
        spunti di riflessione e discussione, per il piccolo lettore ma anche per 
        l’adulto, sia nello spazio intimo della propria casa sia in ambito 
        scolastico o di laboratori creativi, fornendo un valido supporto nel 
        fondamentale compito educativo.
        
        
        Francesca 
        Santucci, gennaio 2021