Francesca Santucci

 

POLPETTE ALLA NAPOLETANA DI NONNA GIUSEPPINA

 

(dall'antologia AA.VV., “Tutti a tavola”, Edizioni  Alcheringa 2018)

 

https://www.blomming.com/it/prodotto/17676477

 

Ode alla polpetta
 

Per la polpetta della nonna
vi assicuro che fanno la folla
.
Tonda, grossa, bruna e saporita
più la guardi e più ti viene appetito.

Tiene
proprio un gran sapore:
tu la mangi e ne vuoi ancora.
Fritta, al sugo o cotta in forno
piace proprio a tutto il mondo.
Carne, pane, formaggio, uova:
come può capire chi non la prova?
Difetti proprio non ne tiene:
spero di mangiarla pure l’anno che viene!

 

Pietanza della tradizione napoletana, nelle case e nelle trattorie, fritte o tuffate nel ragù, ricordo indelebile della mia infanzia sono le polpette della mia nonna materna: nonna Giuseppina.
Secondo la sua ricetta, di semplice esecuzione e realizzabile in poco più di mezz’ora, dalla preparazione alla cottura, bisognava usare metà quantità di carne di manzo e metà di maiale e la carne doveva essere a pezzi interi, rigorosamente "allacciata", cioè triturata finemente con il coltello, non tritata a macchina,
e poi pane “cafone” raffermo senza crosta, uova intere, parmigiano e pecorino grattugiati, sale, aglio e prezzemolo.
Generalmente le friggeva e le serviva con un contorno di patate in padella, oppure le ripassava fritte nel ragù avanzato dalla domenica, o in un sugo semplice, aglio, olio, pomodori San Marzano, basilico e sale, con il quale condiva la pasta. Talvolta, poi, le preparava, un po’ più grandi, con la “sorpresa” all’interno, v’infilava un pezzetto di provola, ed era una vera meraviglia quando le si addentava scoprire il loro cuore filante!
Un tempo le polpette erano un modo per riciclare gli avanzi di carne, specialmente del lesso, ma mia nonna, che pure era massaia attenta al risparmio, sulle polpette non economizzava e ci teneva a prepararle con i pezzi di carne migliori.
Amavamo tutti le sue polpette e, quando cominciai a giocare con le parole, le dedicai un componimento, scherzoso, ma non troppo, “Ode alla polpetta, ” che molto la divertiva farsi leggere.
Ancora oggi quando le preparo penso a lei e mi sembra di sentire risuonare in cucina la sua risata allegra e sonora come quella di una bambina

 

Ecco la sua ricetta per 6 persone:

Ingredienti
200 g di polpa di manzo tritata
200 g di polpa di maiale
300 g di pane raffermo senza crosta
2 uova intere
30 g di parmigiano grattugiato
20 g di pecorino grattugiato
uno spicchietto d’aglio
una manciata di prezzemolo
sale
provola  (a piacere)
olio per friggere

 

Preparazione

In un recipiente capiente mettere la carne macinata, la mollica di pane precedentemente ammorbidita in un po’ d’acqua, le uova intere, il parmigiano, il pecorino, il sale, l’aglio e il prezzemolo finemente tritati. Con l’impasto ottenuto, morbido al tatto, formare delle palline leggermente schiacciate, a piacere inserire all’interno un pezzettino di provola e friggerle in poco olio a fuoco moderato, rigirandole perché cuociano bene da tutti i lati.
Belle, dorate, croccanti e profumate in breve tempo saranno pronte per essere gustate, magari con un bel contorno di patatine fritte!
Buon appetito!

 

 

 

 

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