Francesca Santucci

 

COME FRA I ROVI IL GIGLIO DELLA VALLE

 (Antologia AA.VV., "Ai miei cari",  Il Saggio 2024)

 

 

Io sono il  tuo frutto e a te ritorno

ogni notte e nell’ora della morte.

Leonardo Sinisgalli

 

Da tempo, ormai, dea del mistero

ancòra nel mio cielo oscuro orbiti, madre,

luce e respiro nelle mie notti insonni,

vento per l’aria nei giorni della nebbia.

 

Pensiero palpitante oltre la morte,

nel cuore inevitabile risiedi,

placido come si giace la rugiada

cristallina nel ventre del suo fiore.

 

Viva bellezza nella mia solitudine

fiorisci come il candido mughetto,

araldo di primavera fra le erbe nascosto,

alle farfalle ignoto, ma non al chiar di luna,

che il suo profumo suscita e diffonde.

 

Ombra sulla mia anima la tua assenza grava,

stupore di sogno s’invola il tuo ricordo

che non cancella il tempo né l’oblio

e sfolgorante nel silenzio irrompe,

come fra i rovi il giglio della valle.

 

 

 

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